Paganese
Official Info
- Official Website: https://www.paganesecalcio.com
- League Website: https://seried.lnd.it
- Twitter: https://twitter.com/PaganeseCalcio
- Facebook: https://www.facebook.com/PaganeseCalcio1926
- Instagram: https://www.instagram.com/paganesecalcio1926
Quick Facts
- Founded: 1926
- City: Pagani (Salerno), Campania
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: - 1926: nasce la società calcistica di Pagani, colori sociali azzurrostellati.
- Anni 1970: prima stabilizzazione in Serie C; debutto nei campionati professionistici nazionali.
- 1976–1977: salto nel calcio professionistico con promozione in C (dettagli anni esatti da confermare).
- Anni 2000: ritorno tra i pro; passaggi in Lega Pro/Serie C con salvezze e playout memorabili.
- 2006–2010: parentesi in C1/Lega Pro Prima Divisione (periodo da confermare nei dettagli annuali).
- Stadio: impianto comunale rinominato Stadio Marcello Torre, casa storica del club.
- Derby: rivalità storica con la Nocerina (Derby dell’Agro) e sentite con Cavese e Sorrento.
History
La Paganese Calcio 1926 è una delle società-simbolo del calcio campano. Nata a Pagani nel 1926, la squadra azzurrostellata prende il soprannome dallo stemma con la stella bianca su campo blu, un marchio identitario forte e immediatamente riconoscibile. La comunità di Pagani ha sempre vissuto il club come un bene civico, intrecciando la propria storia con le alterne fortune sportive del sodalizio.
Dopo i primi decenni tra tornei regionali e interregionali, la crescita organizzativa e tecnica porta la Paganese, tra gli anni Settanta, a misurarsi stabilmente con la Serie C. In quegli anni matura la consapevolezza di una realtà in grado di esprimere calore popolare e un calcio competitivo: il tifo organizzato si consolida, lo stadio cittadino diventa un presidio, e l’azzurro stellato prende posto nelle cartine del pallone italiano. Il passo nella C di allora – contesto complesso e ricco di piazze calde – segnò la prima vera consacrazione.
Il club vive fisiologiche fluttuazioni, alternando fasi di rilancio a periodi di difficoltà. La spinta di inizio Duemila riporta la Paganese nel professionismo: il club ritrova la Lega Pro/Serie C grazie a cicli tecnici costruiti con attenzione e a un’identità di gioco spesso fondata su organizzazione e verticalità, tipiche delle squadre del Sud abituate a competere con risorse limitate ma con idee chiare. Alcune salvezze ottenute con i denti – talvolta passando dai playout – alimentano la narrativa di una squadra coriacea, capace di battagliare su campi difficili.
La casa della Paganese è lo Stadio Marcello Torre, intitolato alla figura del sindaco di Pagani, riferimento etico e civile per la comunità. L’impianto, raccolto e caldo, ha spesso rappresentato un fattore competitivo: pubblico vicino al campo, spinta sonora e un certo "agonismo di quartiere" che ha reso la vita complicata a molte avversarie. Qui sono cresciuti profili poi emersi in categorie superiori, segno di un vivaio e di una rete di scouting attenti alle opportunità del territorio.
Il Derby dell’Agro con la Nocerina è il punto culminante del calendario emotivo: partita ad alta intensità, frutto di prossimità geografica, incroci storici e senso di appartenenza. Non meno sentite le sfide con Cavese e Salernitana nelle epoche in cui i destini delle squadre si sono incrociati. La Paganese, per struttura e bacino, è un club di dimensione prevalentemente territoriale, ma con una riconoscibilità nazionale per storia, tradizione iconografica e la capacità di resistere nel tempo.
Negli anni recenti, tra Serie C e Serie D, la società ha puntato su programmazione sostenibile, valorizzazione dei giovani e innesti mirati di esperienza. Il percorso non è lineare – tra repechage, riforme dei campionati e stagioni al fotofinish – ma la matrice resta chiara: competitività, fedeltà alla propria identità, e volontà di presidiare stabilmente il professionismo. L’azzurrostellato rimane così un simbolo dell’Agro Nocerino-Sarnese e del calcio di provincia italiano che non smette di sognare.
Honours
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- title: Serie C/Serie C1 (promozioni)
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- title: Serie D (campione di girone)
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- title: Coppa Italia Serie D
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- title: Eccellenza Campania
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Statistical Insights
Dati aggregati completi non disponibili con affidabilità entro la soglia di freschezza. Indicazioni di tendenza (ultime stagioni tra Serie C e Serie D):
- Win rate: ~30–38% in stagione regolare, con oscillazioni in base alla categoria e al girone.
- Gol segnati: ~1.1–1.3 a partita; Gol concessi: ~1.2–1.4 a partita.
- Streaks: serie utili tipicamente di 4–6 gare; momenti critici con strisce negative fino a 4 sconfitte consecutive nelle annate più complicate.
Nota: range stimati per coerenza storica di categoria; valori puntuali per stagione non reperibili con fonte unica entro 30 giorni.
Key Players
Unknown (rosa in aggiornamento continuo e dati prestazionali non consolidati entro la soglia di freschezza). Profili storici di rilievo: Francesco Scarpa (ATT, capitano simbolo e miglior marcatore dell’era recente), Emanuele Cicerelli (ALA, esploso a Pagani prima del salto in B), Marco Firenze (TRQ/MEZ, stagione di lancio tra i pro).
Projection
Profilo competitivo tipico da media classifica ambiziosa nella categoria di riferimento, con margini di crescita se il mix giovani/esperti trova continuità. In chiave betting-style: playoff 30–40%, salvezza diretta 50–60%, promozione 8–12%, rischio playout/retrocessione 15–25%. Variabilità elevata in funzione di girone, mercato invernale e stato di forma nei mini-cicli da 5 partite. Approccio consigliato: valutazione partita per partita su xG for/against e stato fisico; valore in under/over spesso legato alla capacità di sbloccare su palla inattiva e alla tenuta negli ultimi 20’.
Trivia
• Azzurrostellati: il soprannome nasce dallo stemma con la stella bianca su fondo azzurro, uno dei loghi più iconici del calcio campano. Non è solo estetica: la stella è diventata un segno identitario forte, ripreso in coreografie e merchandising.
• Stadio Marcello Torre: l’impianto di Pagani è intitolato al sindaco Marcello Torre, figura simbolo della legalità. Il cambio di nome rese lo stadio un luogo di memoria civile oltre che sportiva, elemento raro nel panorama dei campi italiani di provincia.
• Derby dell’Agro: Paganese–Nocerina è una partita che trascende la classifica. È un derby di confine, tradizione e orgoglio territoriale, con storie di trasferte epiche, coreografie e settimane intere di attesa. L’attenzione delle autorità è spesso alta: gestione biglietti, sicurezza e orari sono stati, in più edizioni, temi sensibili.
• Fabbrica di opportunità: Pagani ha rappresentato una rampa di lancio per calciatori che, maturati nell’ambiente azzurrostellato, hanno poi risalito le categorie. La formula è classica ma efficace: scouting di prossimità, prestiti intelligenti, valorizzazione di under affiancati da guide esperte in spogliatoio.
• Palla inattiva, arma storica: molte stagioni della Paganese hanno trovato punti pesanti su corner e punizioni laterali. Nelle annate più virtuose, la percentuale di gol da piazzato ha inciso in modo determinante su partite equilibrate, soprattutto al Marcello Torre.
• Cultura del “1-0 corto muso”: non di rado la Paganese ha costruito salvezze e scalate su risultati minimi difesi con compattezza. Un’identità tattica che piace a chi ama il calcio di provincia, capace di soffrire con ordine e colpire nei momenti chiave.
• Allenatori “di carattere”: la panchina azzurrostellata ha visto tecnici dal profilo sanguigno e pragmatico, molto dentro la partita e la piazza. La gestione della pressione ambientale è spesso discriminante tra stagioni lineari e campionati vissuti al cardiopalma.
• Calore e comunità: la Paganese non è solo sabato o domenica. È bar, edicola, striscioni ai balconi, scuole calcio, amicizie nate in curva. Nei momenti difficili, la città ha stretto un patto implicito con la squadra, garantendo presenze e sostegno oltre i risultati.
• Geografia del girone: nelle stagioni di Serie D o C, incrociare piazze come Catania, Avellino, Salerno, Bari o le vicine campane cambia la percezione esterna del club. Sono banchi di prova, ma anche vetrine che misurano l’appeal della Paganese e la resilienza del suo progetto.
• Il peso dell’esperienza: nei roster azzurrostellati, i leader tecnici sono stati spesso over 30 capaci di tenere il campo nei finali. La scelta di queste figure – rigorosamente compatibili con lo spogliatoio – ha fatto la differenza nelle volate salvezza e in alcuni playoff.
• Tradizione cromatica: la maglia azzurra con dettagli bianchi è un classico. Nel tempo non sono mancate terze divise “creative”, ma l’azzurro resta irrinunciabile, con la stella a fungere da bussola visiva.
• Una piazza che educa: per giovani tecnici e calciatori, Pagani è palestra tattica ed emotiva: misuri la tua crescita contro avversari esperti e in ambienti caldi. Chi supera l’esame del Marcello Torre di solito si porta dietro anticorpi e personalità.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 9 | 6 | 15 | |||
| Pareggi | 7 | 4 | 11 | |||
| Sconfitte | 1 | 7 | 8 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.2 | 20 | 1.2 | 21 | 1.2 | 41 |
| Goal concessi | 0.4 | 6 | 1.3 | 22 | 0.8 | 28 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.7 | 12 | 0.2 | 4 | 0.5 | 16 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||