Savoia
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1908
- City: Torre Annunziata (NA)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (agg. 2025-08-22)
- Milestones: - 1908: fondazione a Torre Annunziata, colori sociali bianco.
- 1923–24: titolo dell’Italia Meridionale e finale nazionale contro il Genoa.
- Dopoguerra: presenza stabile tra terza e quarta serie.
- Fine anni ’90: ritorno in auge e promozione in Serie B.
- Anni 2000–2020: rifondazioni e ripartenze nei dilettanti (Serie D/Eccellenza).
- Presente: ambizione di rientrare stabilmente nel calcio professionistico.
History
Il Savoia nasce nel 1908 a Torre Annunziata, città di mare, lavoro e passione viscerale per il pallone. Il bianco della maglia – semplice, identitario – diventa presto un tratto distintivo tanto quanto il carattere del territorio. Negli anni Venti, in un calcio italiano in pieno assestamento organizzativo, il club scrive la sua pagina più luminosa: vince il titolo dell’Italia Meridionale e accede alla finalissima nazionale 1923–24 contro il Genoa. La sconfitta in finale non scalfisce il valore storico dell’impresa: il Savoia porta il Sud al vertice, simbolo di una tradizione calcistica viva e orgogliosa.
Nel dopoguerra la squadra si alterna tra terza e quarta serie, spesso protagonista di campionati intensi e di piazze calde. Il Giraud, impianto di riferimento della città, diventa teatro di domeniche elettriche, con tifo appassionato e identità territoriale fortissima. L’altalena tra buoni piazzamenti e ripartenze è una costante, ma la cifra stilistica resta quella della resilienza: anche quando la categoria non è di grido, la maglia pesa e lo spirito è competitivo.
Il picco recente arriva a cavallo del nuovo millennio: dopo una risalita costruita con programmazione e appartenenza, il Savoia festeggia la promozione in Serie B, riportando il nome di Torre Annunziata tra i cadetti. È un passaggio simbolico per la tifoseria e per l’intero territorio. La permanenza tra i professionisti, però, si rivela fragile: le dinamiche economiche del calcio moderno gravano su una società storica, e i cicli di rifondazione diventano, a tratti, inevitabili. Tra Serie D ed Eccellenza, gli oplontini ritrovano periodicamente la spinta giusta, firmando promozioni e stagioni di vertice.
Gli ultimi anni confermano un copione noto: il Savoia resta una piazza di grande tradizione, con un pubblico capace di muovere il fattore campo. La missione è chiara: stabilizzarsi al livello più alto possibile della piramide LND e puntare al ritorno stabile nei professionisti. L’identità, intanto, non vacilla: il club resta riferimento sociale e sportivo di Torre Annunziata, ponte tra memoria (la finale del ’24, le domeniche al Giraud, i derby campani) e ambizione (la voglia di giocarsi ancora i piani alti del calcio italiano). È una storia di resistenza e orgoglio, dove la maglia bianca continua a significare comunità, appartenenza e una cifra tattica pragmatica, tipica delle squadre del Sud: compattezza, transizioni veloci e fame agonistica. Nel mosaico del calcio italiano, il Savoia è una tessera storica: non la più ricca, ma tra le più riconoscibili.
Honours
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- title: Campionato dell’Italia Meridionale (Lega Sud)
- years: 1924
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- title: Serie D (girone)
- years: 2014
Statistical Insights
Indicatori quantitativi recenti non disponibili su fonti prioritarie aggiornate entro 30 giorni. Dati certi: 1 partecipazione ai cadetti nell’era moderna; finalista nazionale 1923–24. Win rate stagionali, gol fatti/subiti per gara e strisce migliori/peggiori: Unknown (agg. 2025-08-22).
Key Players
Rosa e top performer non verificabili su fonti prioritarie aggiornate entro la soglia freschezza. Key players: Unknown (agg. 2025-08-22).
Projection
Il profilo storico e la spinta della piazza rendono il Savoia una contender naturale per la parte alta della propria categoria (Serie D/Eccellenza nell’alveo LND). In assenza di dati di rosa e mercato aggiornati, stima prudenziale per un campionato di vertice: 25–35% probabilità di lottare per la promozione via titolo o playoff; 45–55% top‑5; 10–20% rischio stagione interlocutoria. Driver: stabilità societaria, tenuta difensiva e rendimento interno al Giraud. Variabili: profondità della rosa e competitività del girone.
Trivia
• Origini del nome e identità: Savoia prende il nome dalla Casa reale sabauda, scelta comune nell’Italia dei primi del ’900. La maglia totalmente bianca, senza fronzoli, è un manifesto: essenzialità e appartenenza. I tifosi sono spesso chiamati “oplontini”, dal nome latino dell’area (Oplontis), a ricordare il legame profondo fra club e territorio.
• La finale del 1923–24: Raggiungere la finalissima nazionale nel calcio pionieristico non fu un caso. Il Savoia dominò il circuito meridionale e si presentò alla resa dei conti contro il Genoa con una struttura solida e coraggio tattico. La sconfitta non intaccò il valore simbolico dell’impresa: portare il Sud al tavolo del titolo nazionale in quell’epoca fu un traguardo enorme e contribuì a fissare il club nella memoria collettiva del calcio italiano.
• Stadio Alfredo Giraud: Il Giraud è più di un impianto; è un catalizzatore sociale. Le gradinate raccontano generazioni di tifo viscerale e domeniche vissute come rito. La spinta del pubblico ha spesso trasformato il fattore campo in un asset competitivo, soprattutto nelle stagioni di rincorsa alla promozione. L’impianto, storicamente capiente per gli standard della categoria, è stato teatro di match ad alta intensità emotiva, derby campani e spareggi che restano nella memoria.
• La vocazione a rinascere: Poche piazze italiane incarnano come Torre Annunziata la capacità di rialzarsi. Il Savoia ha conosciuto rifondazioni e ripartenze, talora dolorose; eppure, ogni volta, tessuto sociale, imprenditoria locale e tifo hanno ridato linfa al progetto. La resilienza – sportiva e civile – è diventata un marchio di fabbrica.
• Derby e rivalità: Il tessuto calcistico campano è ricco di incroci ad alta temperatura. I derby con realtà limitrofe hanno alimentato racconti, coreografie, trasferte memorabili. Il Savoia ha costruito rivalità sportive che, pur nella rivalità, hanno contribuito a far crescere l’attenzione attorno al club e ad alzare il livello competitivo nei momenti chiave della stagione.
• Stile di gioco e DNA: Nel corso dei decenni, il Savoia ha spesso privilegiato pragmatismo, compattezza e transizioni rapide. Non un’ideologia immutabile, ma una tendenza figlia del contesto: sfruttare il calore del Giraud, proteggere la propria area, colpire negli strappi. Nelle stagioni migliori, questa identità si è combinata con qualità sugli esterni e palle inattive ben preparate, leve decisive nei campionati di categoria.
• La promozione ai cadetti: Il salto ai cadetti a fine anni ’90 resta una pietra miliare. Per una piazza storica ma non metropolitana, agganciare la Serie B fu l’equivalente di un punto esclamativo: struttura, programmazione e un ciclo tecnico efficace. È un riferimento costante quando si parla di ambizione e dimensionamento del club.
• Giovani e filiera locale: Storicamente, la società ha dato spazio a calciatori campani e a prospetti provenienti dall’area vesuviana. Molti hanno usato Torre Annunziata come trampolino verso categorie superiori. Non sempre i nomi restano nelle enciclopedie, ma la funzione di “laboratorio” competitivo è riconosciuta dagli addetti ai lavori.
• Cultura e comunità: Il Savoia è un “luogo” prima ancora che una squadra. In contesti complessi, il calcio diventa collante sociale: racconta la città fuori dai confini, tiene insieme generazioni, offre simboli condivisi. La maglia bianca, in questo senso, è un totem di orgoglio e continuità.
• Curiosità cromatiche e stemma: Il bianco pieno non è così comune nel panorama nazionale. Nel tempo, lo stemma ha spesso richiamato elementi araldici e riferimenti storici cittadini, segni grafici che dialogano con il nome e con la memoria del territorio. Non è solo estetica: è una narrazione visiva coerente con il carattere del club.
• Il fattore calendario: Nei campionati dilettantistici, i gironi possono cambiare volto di anno in anno. Il Savoia ha spesso capitalizzato su blocchi di partite casalinghe per costruire strisce utili e “momenti di forma” che hanno indirizzato la stagione. La capacità di massimizzare questi micro‑cicli è stata una costante dei campionati di vertice.
• Memoria collettiva: Anche chi oggi non ha visto la finale del ’24 o le domeniche del Giraud negli anni d’oro ne parla come di un’eredità tangibile. Il Savoia è racconto, memoria e progetto: una delle storie identitarie più riconoscibili del calcio campano.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 12 | 4 | 16 | |||
| Pareggi | 3 | 6 | 9 | |||
| Sconfitte | 2 | 7 | 9 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.8 | 30 | 0.9 | 15 | 1.3 | 45 |
| Goal concessi | 0.6 | 11 | 1.3 | 22 | 1 | 33 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.5 | 8 | 0.4 | 6 | 0.4 | 14 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||