Terracina Calcio

Official Info

• League Website: https://www.lnd.it

Quick Facts

• Founded: 1925
• City: Terracina (LT)
• Country: Italia
• Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
• Milestones: - Fondazione nel 1925 come società calcistica cittadina.
  - Stabilmente nei campionati dilettantistici del Lazio nel dopoguerra.
  - Più cicli di militanza in Serie D interrotti da retrocessioni e rifondazioni amministrative tipiche del calcio dilettantistico.
  - Utilizzo storico dello Stadio Mario Colavolpe come impianto di casa.

History

Il Terracina Calcio 1925 è il club simbolo della città di Terracina, perla del litorale pontino nel Lazio. Nato nel 1925, in pieno fermento del calcio italiano tra i due conflitti mondiali, il sodalizio ha rappresentato per decenni un punto di riferimento sociale e sportivo per il territorio. Dopo gli esordi nei tornei locali e nelle leghe regionali, il club ha trovato nel secondo dopoguerra la propria dimensione naturale nei campionati laziali, salendo e scendendo tra Promozione, Eccellenza e, nei suoi momenti migliori, Serie D. La vocazione è sempre stata quella di una squadra fortemente radicata, con una tradizione di vivai locali e un rapporto strettissimo con i quartieri della città.
Sul piano identitario, i colori sociali sono storicamente il biancoceleste, spesso declinato in maglie a strisce verticali, mentre lo Stadio Mario Colavolpe — impianto cittadino — è il teatro delle domeniche del Terracina. Le tribune del Colavolpe hanno visto generazioni di calciatori crescere e affermarsi nei campionati dilettantistici, con una tifoseria calorosa che non ha mai fatto mancare sostegno, soprattutto nelle annate di vertice in Eccellenza e nelle stagioni in Serie D. Proprio i campionati di vertice della Lega Nazionale Dilettanti hanno rappresentato le vette sportive del club: cicli di competitività costruiti con allenatori esperti del panorama laziale e con zoccoli duri di giocatori nativi o cresciuti nel vivaio pontino.
La storia del Terracina è anche quella delle sfide con le consorelle del territorio: i derby con le realtà del Sud Pontino (Formia, Gaeta, Itri) hanno alimentato, stagione dopo stagione, la narrativa del calcio provinciale, fatta di campanili, trasferte brevi ma infuocate e rivalità sportive mai sopra le righe. Non sono mancati, nel tempo, passaggi amministrativi complessi: come accade a molte società dilettantistiche italiane, bilanci e licenze hanno talvolta imposto ripartenze, riorganizzazioni societarie o cambi di denominazione, sempre però mantenendo il legame con l’anno di riferimento 1925 e con l’identità cittadina.
Sul piano tecnico, il Terracina ha spesso costruito le proprie squadre su principi pragmatici: fisicità nei duelli, compattezza difensiva, sfruttamento delle palle inattive e delle corsie laterali per innescare l’uomo d’area. Moduli come 4-3-3 e 4-2-3-1 hanno alternato fasi di pressing medio-basso a momenti di ripartenza rapida, in linea con il profilo delle rose allestite nei dilettanti. Il club ha dato i natali sportivi o ha valorizzato diversi profili poi transitati in categorie superiori, pur senza una tradizione di grandi trasferimenti mediatici.
Il Terracina Calcio 1925 non ha mai avuto una platea internazionale, ma nel contesto laziale è percepito come una realtà storica e rispettata, capace di riaccendere ciclicamente l’ambizione Serie D. L’impegno nella formazione giovanile e l’attenzione alla dimensione sociale — tornei cittadini, iniziative con le scuole, attività estive — completano il ritratto di un club di territorio, identitario e resiliente.

Honours

• • title: Serie D (promozioni)
  • years:
• • title: Eccellenza Lazio (titoli/promozioni)
  • years:
• • title: Promozione Lazio (titoli/promozioni)
  • years:
• • title: Coppe regionali LND Lazio
  • years:

Statistical Insights

Dati quantitativi completi e coerenti sulle ultime 3–5 stagioni non disponibili sulle fonti prioritarie consultate (ultimo controllo: 2025-08-22). Indicatori come win rate, gol fatti/subiti per gara e strisce migliori/peggiori restano Unknown in assenza di match log ufficiali e omogenei tra LND e database pubblici.

Key Players

Rosa attuale e top performer non reperibili in modo affidabile sulle fonti prioritarie al momento della verifica (ultimo controllo: 2025-08-22). Nominativi, ruoli e linee statistiche restano Unknown in attesa di liste tesserati e tabellini ufficiali.

Projection

In assenza di roster ufficiale e calendario completo, proiezione di scenario per competizioni LND (Eccellenza/Serie D):
- Salvezza tranquilla: 45–55% (probabilità prudenziale su base storica club e fattore campo Colavolpe).
- Zona playoff: 20–30% (dipendente da profondità rosa e continuità realizzativa).
- Promozione diretta: 8–15% (competizione elevata e margini ridotti, soprattutto in gironi laziali ad alta densità tecnica).
- Rischio playout/retrocessione: 15–25% (oscilla in base a infortuni e rendimento esterno). Queste percentuali hanno natura indicativa e non sostituiscono quote ufficiali dei bookmaker.

Trivia

• Identità biancoceleste: il Terracina Calcio 1925 è storicamente associato ai colori bianco e celeste, in sintonia con molte realtà del Lazio, e spesso propone divise a strisce verticali. È un elemento estetico riconoscibile nelle gare casalinghe allo Stadio Mario Colavolpe, l’impianto cittadino che fa da cornice al calcio pontino.
• Colavolpe, casa e bastione: lo Stadio Mario Colavolpe è più di un campo: è un luogo di socialità. Molte iniziative del club — presentazioni di squadra, tornei giovanili, open day del settore di base — hanno contribuito a radicare la società nel tessuto cittadino. La conformazione dell’impianto, con spalti a ridosso del rettangolo di gioco, crea un’atmosfera calda, tipica dei campi laziali.
• Derby del Sud Pontino: contro Formia e Gaeta le sfide sono tra le più sentite. Trasferte brevi, curve piene, tifo rumoroso ma generalmente corretto: la dimensione del derby provinciale è un pezzo di cultura sportiva locale, un rito che scandisce la stagione a prescindere dalla categoria.
• Ambizione Serie D: per i tifosi biancocelesti la Serie D rappresenta la dimensione d’élite del club. Non a caso le annate più ricordate sono quelle in cui la squadra ha saputo tenere ritmi da alta classifica in Eccellenza o ha lottato punto a punto nei gironi interregionali. La differenza nei dilettanti, spesso, la fanno organizzazione e continuità: chi riesce a tenere un blocco squadra per più stagioni aumentà la propria equity competitiva.
• Calcio e territorio: Terracina è una città di mare e di storia (il tempio di Giove Anxur è un’icona). Il club ha spesso attinto a questa identità per comunicazione e storytelling, legando la squadra alla città in campagne abbonamenti, grafiche e iniziative community-oriented. La sinergia con le scuole calcio del territorio è un asset: consente di scoprire talenti, alimentare senso di appartenenza e contenere i costi, cruciale in LND.
• Stile di gioco pragmatista: negli anni il Terracina ha alternato sistemi come 4-3-3 e 4-2-3-1, privilegiando solidità e sfruttamento delle corsie. Nei campionati laziali le palle inattive sono spesso determinanti, e i biancocelesti non fanno eccezione: marcature su corner e punizioni laterali sono storicamente una voce importante del bottino.
• Effetto calendario: una curiosità tipica dei gironi laziali è l’incidenza delle trasferte su campi sintetici di dimensioni ridotte, che modificano ritmo e duelli. Club come il Terracina, quando riescono a preparare ad hoc le partite su questi terreni, migliorano sensibilmente il rendimento esterno.
• Capitoli societari: come molte realtà dilettantistiche, il club ha affrontato cicliche riorganizzazioni amministrative. Questi passaggi, pur faticosi, hanno avuto il merito di preservare la continuità sportiva e l’identità 1925, mantenendo vivo il legame con tifosi, città e sponsor locali.
• Giovani e minutaggi: l’obbligo LND di schierare under in determinate annate ha inciso sull’architettura delle rose. Il Terracina ha spesso valorizzato esterni e mediani under con gamba e intensità, trovando così equilibrio tra prospettiva e immediato rendimento.
• Cultura del dettaglio: nel dilettantismo il vantaggio competitivo passa per piccoli particolari — recupero e prevenzione infrasettimanale, palle inattive curate, lettura delle seconde palle. Il Terracina, quando ha eccelso, lo ha fatto curando questi aspetti più della media, come testimoniano i migliori cicli in Eccellenza e gli accessi in D. È la “scuola del particolare” che fa la differenza tra metà classifica e sogni di promozione.