Napoli W

Official Info

• Official Website: https://www.napolifemminile.it
• League Website: https://www.figc.it/it/femminile/competizioni/
• Twitter: https://twitter.com/NapoliFem
• Facebook: https://www.facebook.com/napolifemminile
• Instagram: https://www.instagram.com/napolifemminile
• YouTube: https://www.youtube.com/@napolifemminile

Quick Facts

• Founded: 2003 (rifondato 2017)
• City: Napoli
• Country: Italia
• Founder: Raffaele Carlino
• Milestones: - 2003: fondazione come Napoli Calcio Femminile.
  - 2010: vittoria del campionato cadetto riformato (A2/Girone Sud) e primo salto nell’élite.
  - 2017: riorganizzazione societaria e nascita dell’attuale SSD Napoli Femminile.
  - 2019–20: titolo di Serie B e promozione in Serie A.
  - 2022–23: nuovo titolo di Serie B e ritorno in Serie A.
  - Impianto di casa utilizzato di frequente: Stadio Giuseppe Piccolo (Cercola).

History

Il Napoli Femminile nasce nel 2003 dall’idea imprenditoriale e sportiva di Raffaele Carlino, figura chiave dell’imprenditoria partenopea che ha visto nel calcio femminile un ambito su cui investire con visione e continuità. La matrice è quella tipica del movimento italiano: passione locale, crescita graduale tra i campionati regionali e nazionali, e un’identità strettamente legata al territorio. Il colore azzurro, simbolo di Napoli, è cucito addosso a una squadra che ha fatto della resilienza il proprio marchio.
Nei primi anni il club compie il classico percorso di scaling sportivo, muovendosi tra le categorie fino a conquistare, nel 2009–10, il girone Sud della Serie A2 (la seconda serie dell’epoca), tappa decisiva per affacciarsi alle soglie dell’élite. Segue un decennio fatto di assestamenti, riforme dei campionati e una progressiva professionalizzazione, con investimenti nella struttura tecnica, nello scouting e in un settore giovanile orientato a valorizzare il bacino campano.
Nel 2017 la società viene riorganizzata nell’attuale SSD Napoli Femminile: un passaggio amministrativo ma anche strategico, funzionale a consolidare governance e sostenibilità. La crescita trova il suo culmine sportivo nel 2019–20, stagione in cui le azzurre si impongono in Serie B conquistando la promozione in Serie A. Il debutto nella massima serie conferma l’ambizione del progetto, ma anche l’asticella competitiva del nuovo contesto: la squadra conosce la durezza del massimo campionato e alterna otto con alti e bassi.
Il ciclo si ripete con un copione ben noto nel calcio femminile italiano: retrocessione e immediato riscatto. Nel 2022–23 il Napoli Femminile vince nuovamente la Serie B e rientra in Serie A, segno di una struttura capace di dominare la cadetteria e, al contempo, di cercare la stabilità nella categoria superiore. Nel frattempo, la sede partita dal cuore di Napoli ha spesso adottato come casa lo Stadio Giuseppe Piccolo di Cercola, impianto che ha accolto le fasi più recenti del progetto.
La filosofia societaria è rimasta coerente: puntare su un mix tra talenti italiani e profili internazionali mirati, con attenzione all’equilibrio economico e all’integrazione nel tessuto sociale cittadino. Napoli, città di calcio per antonomasia, ha abbracciato la squadra femminile con crescente curiosità: match-day vissuti come evento di comunità, scuole calcio che si avvicinano, partnership territoriali che aiutano a tessere una rete intorno all’azzurro femminile.
Pur non essendo formalmente la sezione femminile del club maschile, il Napoli Femminile rappresenta la città nel panorama nazionale con la stessa vocazione identitaria: l’azzurro, il carattere e l’ambizione. Il percorso non è stato lineare – promozioni, retrocessioni, riforme federali – ma ha sempre mantenuto un filo conduttore: crescere. Oggi il club è un punto di riferimento del Sud Italia nel calcio femminile, laboratorio di sviluppo per atlete e staff, e tassello importante di un movimento in forte espansione. La sfida per il futuro resta quella di consolidarsi stabilmente nel massimo campionato, costruendo continuità tecnica e strutturale.

Honours

• • title: Serie B Femminile
  • years: 2020, 2023
• • title: Serie A2 (Girone Sud)
  • years: 2010

Statistical Insights

Le principali metriche avanzate (win rate aggregato ultimi campionati, gol segnati/subiti per partita, strisce utili/negative) non sono disponibili in modo univoco e aggiornato su tutte le fonti prioritarie al 23/08/2025. Pertanto: Win rate: "Unknown" (ultimo agg. 23/08/2025); Gol fatti p.p.: "Unknown"; Gol subiti p.p.: "Unknown"; Miglior/peggior striscia: "Unknown". Nota metodologica: i campionati femminili italiani hanno subito riforme che rendono non triviale l’armonizzazione storica dei dati.

Key Players

Aggiornamento al 23/08/2025: per garantire accuratezza, l’elenco dei top performer con ruolo e linea statistica dettagliata è "Unknown" a causa di incongruenze tra database pubblici nelle ultime 4 settimane. Indicativamente, l’ossatura tipica del Napoli Femminile comprende: 1) una centrale difensiva di esperienza (capitana), 2) una regista o mezzala con buona qualità sulla prima costruzione, 3) un’estrema rapida per attacchi in transizione, 4) una punta mobile. I nomi e le stats vanno verificati sulla lista convocazioni stagionale del club (fonte ufficiale).

Projection

Outlook analitico senza vincolo di stagione: in un campionato d’élite compatto, con margini ridotti tra zona salvezza e metà classifica, i club che alternano promozioni e retrocessioni tendono ad assestarsi con probabilità di permanenza nella massima serie nell’ordine del 40–55% in assenza di investimenti straordinari, con rischio retrocessione intorno al 30–45% e chance di top-half tra il 10–25%. Driver chiave: differenziale xG +/- vicino allo zero, efficienza sulle palle inattive, depth della rosa e disponibilità della straniera di riferimento nel reparto offensivo. Una crescita stabile passa da: riduzione dell’oscillazione tra categorie, incremento di minuti alle U23 italiane e mantenimento di una backbone difensiva esperta. Quote implicite (stile betting, non vincolate a una stagione): Salvezza 50%, Retrocessione 35%, Top 6 15%.

Trivia

• Identità azzurra: come il club maschile cittadino, il Napoli Femminile veste l’azzurro, colore-simbolo di Napoli. Questo tratto cromatico non è un semplice omaggio estetico, ma un ponte emotivo che avvicina la comunità cittadina alla squadra femminile, trasformando ogni partita in un piccolo rito collettivo.
• Indipendenza societaria: spesso si tende a confondere le realtà femminili con le sezioni dei club maschili. Nel caso del Napoli Femminile, la società ha un percorso autonomo, con una governance propria. Questa indipendenza ha consentito flessibilità nelle scelte tecniche e di mercato, pur mantenendo un forte legame con il tessuto cittadino.
• Effetto riforme: poche realtà hanno dovuto adattarsi alle riforme del calcio femminile italiano quanto il Napoli Femminile. Dalla vecchia Serie A2 al nuovo impianto Serie A/Serie B, la club culture partenopea ha trasformato i cambi regolamentari in opportunità, costruendo competenze interne nel “navigare” tra format e calendari diversi.
• Casa a Cercola: negli anni recenti molte gare interne sono state disputate allo Stadio Giuseppe Piccolo di Cercola. Una scelta logistica che ha favorito accessibilità e continuità, consolidando una fanbase territoriale attenta e familiare. Il match-day a Cercola è sobrio ma intenso: striscioni azzurri, famiglie sugli spalti, giovani calciatrici che trovano un modello a pochi metri dal campo.
• Scouting “mirato”: il Napoli Femminile ha spesso pescato profili internazionali per alzare il livello tecnico (soprattutto in mezzo al campo e in attacco), bilanciandoli con zoccolo duro italiano. Una strategia tipica dei club che cercano consolidamento: leadership locale nello spogliatoio, estro straniero nelle zone calde.
• Il valore delle ripartenze: pochi club raccontano, come il Napoli, la bellezza dell’andata e ritorno. Promozioni e retrocessioni non sono solo numeri: sono cicli di apprendimento. Ogni volta che la squadra è ripartita dalla Serie B ha mostrato rapidità di reazione, dimostrando che la struttura sa reggere la pressione e ricostruire velocemente competitività.
• Capitale umano: la crescita del club non è solo sul campo. Staff, medici, match analyst, social media manager: l’ecosistema Napoli Femminile ha professionalizzato funzioni che fino a pochi anni fa erano quasi pionieristiche nel femminile italiano. Il risultato è una comunicazione più matura, un brand più riconoscibile e una migliore capacità di attrarre sponsor.
• Community e scuole calcio: il legame con il territorio si vede nelle academy e nei progetti sociali. Anche senza numeri roboanti, l’impatto simbolico è forte: bambine che vedono nell’azzurro una via percorribile; famiglie che si avvicinano allo stadio per un’esperienza inclusiva. L’effetto moltiplicatore sul movimento locale è tangibile: più tesserate, più tornei, più competizione.
• Un derby “a distanza”: in una regione dove il calcio maschile è vissuto come religione, il Napoli Femminile ha costruito una rivalità sportiva sana con varie realtà del Centro-Sud nelle categorie cadette, trasformando sfide salvezza e promozione in appuntamenti seguiti anche fuori regione.
• Obiettivo stabilità: la vera “coppa” del Napoli Femminile, a medio termine, non è una teca di trofei quanto la permanenza costante nel massimo campionato. In termini di sviluppo, significa più visibilità tv, migliori sponsor, maggiore attrattività per calciatrici di livello e, a cascata, risultati più prevedibili. È il passaggio da club “ascensore” a presenza stabile dell’élite: la svolta che cambia il futuro.