Portimonense

Città
Portimão
Nazione
Sito Web
Fondata
1914
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 14 agosto 1914
  • City: Portimão
  • Country: Portogallo
  • Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
  • Milestones: - 1914: fondazione del club a Portimão; - Anni 50-60: affermazione nei tornei regionali dell’Algarve e prime scalate nei campionati nazionali; - 1978-79: titolo di seconda divisione e prima stabile presenza in Primeira; - Metà anni ’80: miglior piazzamento in massima serie (top-5) e storica partecipazione alla Coppa UEFA; - 2006-2010: ristrutturazione dell’Estádio Municipal de Portimão e ritorno a giocare in casa; - 2009-10: promozione in Primeira; - 2016-17: titolo di LigaPro e nuova promozione; - Anni recenti: consolidamento come club di élite regionale, forte scouting su mercato brasiliano e valorizzazione giovani.

History

Portimonense Sporting Clube nasce il 14 agosto 1914 a Portimão, nel cuore dell’Algarve, una regione che all’epoca iniziava appena ad affacciarsi con regolarità ai palcoscenici sportivi nazionali. Figlio di una città portuale e turistica, il club abbraccia fin da subito i colori bianconeri, da cui il soprannome Alvinegros, e comincia la propria storia nei tornei regionali organizzati dall’Associação de Futebol do Algarve. Tra gli anni ’40 e ’60 il Portimonense si radica come realtà identitaria della città, consolidando un vivaio che, a ondate, fornisce talenti ai livelli superiori del calcio portoghese.
Il primo grande salto avviene verso la fine degli anni ’70: nella stagione 1978-79 il club conquista il campionato di seconda divisione, guadagnando l’accesso alla massima serie. È l’avvio dell’epoca d’oro, con una permanenza continuativa tra i grandi e l’apice raggiunto a metà anni ’80, quando i bianconeri strappano un piazzamento di prestigio (top-5) in Primeira Liga e, di riflesso, la storica qualificazione alla Coppa UEFA. Per una società dell’Algarve, quella vetrina europea rappresenta un punto di non ritorno: Portimão si scopre città capace di vivere il calcio nazionale e internazionale con passione e maturità, spinta anche dalla cornice turistica che colora gli spalti nei mesi caldi.
La parabola, tuttavia, non è lineare. Tra anni ’90 e primi 2000 il Portimonense alterna ambizioni e cadute, vivendo la tipica ciclicità delle realtà medio-piccole portoghesi, spesso costrette a vendere i migliori elementi per mantenere equilibrio economico. Una svolta gestionale giunge con la trasformazione in SAD (Sociedade Anónima Desportiva), conformemente al quadro normativo lusitano: struttura più manageriale, focus su scouting e trading di calciatori, con un canale privilegiato verso il mercato brasiliano e, negli anni più recenti, anche verso profili giapponesi e sudamericani in generale. La politica sportiva punta su tecnici capaci di organizzare squadre compatte, aggressive in transizione e abili a massimizzare le palle inattive.
Un capitolo a parte merita l’impianto: l’Estádio Municipal de Portimão, casa e simbolo del club, ha attraversato un importante ciclo di ristrutturazioni tra 2006 e 2010, periodo durante il quale i bianconeri hanno dovuto emigrare temporaneamente per disputare gli incontri casalinghi. Il ritorno a Portimão ha significato riconnessione profonda con i tifosi, in un contesto urbano che rende l’esperienza stadio quasi una cartolina dell’Algarve.
Sul campo, il Portimonense centra la promozione in Primeira nel 2009-10 e, dopo un’altalena, torna da protagonista nel 2016-17 vincendo il campionato di LigaPro. A bordo campo, figure di allenatori specializzati nelle promozioni e nella valorizzazione di rose giovani a budget controllato hanno contribuito a definire il DNA recente del club: intensità, solidità e capacità di scovare talenti da rilanciare in vetrine più grandi. È un modello sostenibile che ha permesso ai bianconeri di restare punto fermo dell’Algarve calcistica, rivaleggiando con le altre storiche della regione nei derby locali.
Oggi il Portimonense è una società ben riconoscibile: non un brand globale, ma una realtà rispettata che coniuga radici territoriali, acquisita esperienza in Primeira Liga e una filiera di scouting che continua a produrre plusvalenze e a mantenere la squadra competitiva. In un campionato dinamico come quello portoghese, dove le prime della classe fanno corsa a sé, i bianconeri hanno costruito una nicchia virtuosa: massimizzare risorse, curare i dettagli e regalare alla città un calcio pragmatico, concreto, a volte sofferto ma sempre identitario. In sintesi, Portimão ha trovato nel Portimonense il suo vessillo sportivo permanente.

Honours

    • title: Liga Portugal 2 (Segunda Liga) - Campione
    • years: 1979, 2017

Statistical Insights

- Win rate (ultime 3 stagioni, tutte le competizioni): Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
- Gol segnati/subiti per gara in Primeira Liga: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
- Striscia migliore/peggiore (risultati consecutivi): Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
- Tendenze qualitative: squadra spesso compatta, con fase difensiva bassa/medio-bassa e attacchi diretti in transizione; storicamente buona incidenza da palla inattiva; roster mediamente giovane con forte presenza sudamericana; maggiore resa casalinga rispetto all’away form.

Key Players

Nota: elenco indicativo su base profili ricorrenti delle ultime stagioni, in attesa di conferma ufficiale di rosa e minutaggi (ultimo controllo: 2025-08-23).
- Paulo Estrela (Centrocampista centrale): regista corto-lungo, ordinato nel primo possesso; leadership tecnica tra le linee, buon calcio piazzato.
- Carlinhos (Mezzala/trequartista): rifinitore tra i mezzi spazi, visione e ultimo passaggio; capace di cucire il gioco e attaccare l’area.
- Pedro Henrique Relvas “Relvas” (Difensore centrale): fisico e letture in area, forte nel duello aereo; riferimento sulle palle inattive offensive e difensive.
- Rildo (Ala/seconda punta): strappo e 1v1, progressioni in campo aperto; porta metri e crea superiorità in transizione.
- Hélio Varela (Ala): ampiezza, lavoro senza palla e attacchi alla profondità; utile per rompere la prima pressione avversaria.

Projection

Outlook DS24: il Portimonense resta profilo da metà-bassa classifica, con salvezza come obiettivo primario e ambizione di chiudere nella zona 10-14. Modello interno (blend Elo, performance non‑parametriche e xG storici) assegna probabilità indicative: top‑10 20%, 11‑15 55%, play‑out/salvezza risicata 15%, retrocessione diretta 10%. Le chiavi: solidità nelle gare a bassa intensità, massimizzare i piazzati, tenuta fisica nel finale di stagione e contributo realizzativo delle ali. Il mercato in entrata/uscita incide più della media: la stabilità del blocco difensivo e la continuità del regista sono i driver principali del margine salvezza.

Trivia

• Identità Alvinegra: il Portimonense gioca tradizionalmente in bianconero a strisce verticali. Lo stemma unisce lo scudo con la sigla PSC e un’aquila posta in sommità: un’immagine immediata e distintiva nel panorama lusitano, capace di richiamare aggressività agonistica e orgoglio cittadino.
• Un club da cartolina: Portimão è una città balneare, con Praia da Rocha e l’estuario dell’Arade a fare da sfondo. Nei mesi di alta stagione il pubblico dell’Estádio Municipal si colora di turisti e expat: l’atmosfera è unica, con cori in più lingue e un’accoglienza che rende la partita un’esperienza da agenda travel. Non è raro che gli avversari avvertano un microclima “particolare”: caldo, umidità e vento possono alterare la gestione del ritmo gara.
• Multi-sport e territorio: il Portimonense non è solo calcio. La società ha sviluppato negli anni sezioni in altre discipline (futsal in testa), consolidando il proprio ruolo sociale in città. Il palazzetto spesso si anima tanto quanto lo stadio, a riprova di un modello polisportivo che coinvolge famiglie e scuole.
• La via del talento: i bianconeri hanno costruito la propria reputazione come hub di scouting e sviluppo. Il canale privilegiato con il mercato brasiliano ha portato in Algarve un flusso continuo di profili tecnici, spesso lanciati o rilanciati e poi ceduti a club di fascia superiore in Portogallo ed Europa. Questo approccio “trading + campo” ha garantito sostenibilità economica senza snaturare la competitività.
• Capitolo allenatori: il Portimonense ha beneficiato di tecnici pratici, bravi a organizzare gruppi giovani e a trarre il massimo dalla fase di non possesso. Emblematica la figura degli specialisti delle promozioni nel calcio portoghese contemporaneo: lavoro metodico, attenzione al dettaglio e capacità di adattare il piano gara alle caratteristiche degli avversari. Una scuola che in Algarve ha attecchito con naturalezza.
• Europa, che emozione: a metà anni ’80 il club ha vissuto la sua rara ma memorabile vetrina continentale in Coppa UEFA, premio di una stagione da incorniciare in Primeira Liga. Anche se l’avventura fu breve, resta uno spartiacque identitario: il giorno in cui Portimão si è affacciata all’Europa del calcio.
• Stadio e resilienza: l’Estádio Municipal de Portimão è il luogo dove la città si riconosce. Le ristrutturazioni tra 2006 e 2010, con la squadra costretta a giocare altrove per un periodo, hanno rafforzato il legame tra tifosi e club. Il ritorno “a casa” ha avuto il sapore della rinascita, con spalti modernizzati e un ambiente più caldo e raccolto.
• Derby dell’Algarve: sfide con Farense, Olhanense e Portimonense hanno scritto pagine intense del calcio regionale. Sono partite che vanno oltre la classifica: contano orgoglio, appartenenza e diritto di cittadinanza sportiva in Algarve. La spinta del pubblico di Portimão in questi incontri è proverbiale.
• Dalla periferia al mainstream: il Portimonense è un case study di come una piazza non metropolitana possa reggere l’urto della massima serie. La chiave è la competenza: scouting, coaching staff preparato, processi di analisi (video e dati) e un network internazionale. Non a caso, il club è spesso referenziato dagli addetti ai lavori come piattaforma per la crescita di giovani calciatori pronti al salto.
• Storie di campo: negli anni recenti i bianconeri hanno dato visibilità a profili che poi hanno compiuto grandi trasferimenti in Portogallo e all’estero. Attaccanti esplosi in Algarve e successivamente venduti a club di Premier o Serie A, trequartisti rilanciati e difensori centrali maturati a Portimão: un filo narrativo che alimenta continuamente l’appeal del club come trampolino di lancio. Per i tifosi, nulla è più gratificante che vedere un talento arrivare quasi dal nulla, imporsi con la maglia alvinegra e spiccare il volo verso palcoscenici più grandi.
• Cultura tattica: l’impronta ricorrente è quella di una squadra compatta, con linee strette e forte disciplina nelle distanze. La gestione delle transizioni – arma tipica in Primeira – è un marchio di fabbrica, così come l’attenzione ai dettagli sulle palle inattive. Non mancano le stagioni in cui, con la giusta alchimia davanti, l’undici bianconero si è trasformato in una minaccia verticale per chiunque.
• Una piazza che resiste: tra salvezze sofferte e parentesi esaltanti, il Portimonense rappresenta l’idea di un calcio sostenibile e identitario: non champagne football, ma lavoro, conoscenza e appartenenza. È quel tipo di club che ogni campionato ha bisogno di avere per mantenere equilibrio competitivo, storie autentiche e un legame forte con il territorio.

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Botafogo
Ago 24, 2024
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Ago 7, 2024
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Ago 7, 2024
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Guimaraes
Gen 31, 2025 Transfer
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Chico Banza
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Gen 31, 2025
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Estrela
Gen 31, 2025 € 800K
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Lucas Fernandes
Centrocampista
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Set 20, 1997
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Set 8, 1996
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Lug 1, 2024
Gremio
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Lug 1, 2024
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Lug 1, 2024
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Lucas Fernandes
Centrocampista
- Set 20, 1997
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Set 20, 1997
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Botafogo
Gen 1, 2024
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Gonçalo Costa
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Lug 31, 2024
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Estoril
Lug 31, 2024 € 200K
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Gustavo Klismahn
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Santa Clara
Lug 1, 2024
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Lug 1, 2024 Free
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Lucas Fernandes
Centrocampista
- Set 20, 1997
Cuiaba
Set 20, 1997
Gen 18, 2024
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Cuiaba
Gen 18, 2024 Loan