Rudes
Official Info
- League Website: https://hnl.hr
Quick Facts
- Founded: 1957
- City: Zagabria
- Country: Croazia
- Founder: Unknown (last checked 2025-08-22)
- Milestones: - 1957: Fondazione nel quartiere Rudeš di Zagabria.
- 2010–11: Vittoria della Treća HNL – Ovest e promozione nel calcio professionistico.
- 2016–17: Campione di Druga HNL e prima promozione storica nella 1. HNL.
- 2017–18: Partnership tecnica con il Deportivo Alavés (terminata nel 2018).
- 2018–19: Retrocessione dalla massima serie.
- 2022–23: Campione della Prva NL (secondo livello riformato) e ritorno in HNL.
- 2023–24: Stagione di forte sofferenza in HNL e nuova retrocessione.
History
Il NK Rudeš nasce nel 1957 nel quartiere omonimo di Zagabria, frutto della passione calcistica di una comunità operaia e coesa. Per decenni il club milita nei campionati regionali dell’allora Jugoslavia, costruendo una cultura tecnica fondata su lavoro, settore giovanile e identità di quartiere. Con l’indipendenza croata, la società consolida il proprio ruolo nel panorama locale, iniziando una lenta scalata. Il primo vero salto è datato 2010–11: Rudeš vince la Treća HNL – Ovest (terzo livello), guadagnando l’accesso in seconda serie. È il segnale che il club può competere oltre i confini cittadini. Sei anni dopo, nel 2016–17, arriva il titolo in Druga HNL e con esso la prima storica promozione in 1. HNL: Rudeš entra così nell’élite del calcio croato.
Nel debutto in massima categoria, il club porta con sé uno stile fresco, alimentato da un’inedita alleanza con il Deportivo Alavés, che garantisce know-how e alcuni innesti internazionali. L’esperimento termina nel 2018 ma lascia un’impronta: Rudeš impara a muoversi su scenari competitivi nuovi, a ritmi e standard professionali più alti. La permanenza in HNL però è complicata e la squadra retrocede nel 2018–19, ritrovando il secondo livello. Non è un passo indietro definitivo, anzi. Nel 2022–23, in piena riforma dei campionati, Rudeš conquista la Prva NL (nuova denominazione della seconda divisione), rimettendosi alla prova contro le grandi.
Il ritorno in HNL è duro: la stagione successiva vede un bilancio amaro e una nuova retrocessione. Rudeš, tuttavia, conferma le proprie cifre stilistiche: club “laboratorio”, attento alla crescita di giovani profili e capace di valorizzare giocatori in cerca di rilancio. La casa storica è lo Stadion Rudeš (circa 2.500 posti), talvolta affiancato da impianti cittadini più capienti per esigenze di massima serie. Colorazioni sociali blu e bianco, identità sobria, tifoseria fedele: l’immagine è quella di una realtà che tiene insieme tradizione e resilienza.
Nel racconto del calcio croato, Rudeš occupa il ruolo del “piccolo grande” che non smette di rinnovarsi. Ha firmato qualche impresa memorabile, in particolare in trasferte proibitive contro le big di Dalmazia e della Capitale, ma soprattutto ha sedimentato una reputazione di serietà organizzativa e sostenibilità. In un ecosistema spesso incline alla volatilità, il club di Rudeš si affida a scouting disciplinato, budget misurati e un’idea di gioco pragmatica. Oggi il nome NK Rudeš è sinonimo di cantiere permanente: una società che accetta cicli, sa ripartire dalle basi e che, di stagione in stagione, tenta di alzare l’asticella rimanendo fedele al proprio quartiere e alla propria comunità.
Honours
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- title: Druga HNL (seconda serie)
- years: 2017
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- title: Prva NL (seconda serie, nuova denominazione)
- years: 2023
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- title: Treća HNL – Ovest (terza serie)
- years: 2011
Statistical Insights
- Win rate storico in HNL (massima serie): Unknown (last checked 2025-08-22)
- Gol segnati a partita (HNL): Unknown (last checked 2025-08-22)
- Gol concessi a partita (HNL): Unknown (last checked 2025-08-22)
- Miglior striscia utile (tutte le competizioni): Unknown (last checked 2025-08-22)
- Peggior striscia senza vittorie (tutte le competizioni): Unknown (last checked 2025-08-22)
- Media punti nelle stagioni vincenti di seconda serie: Unknown (last checked 2025-08-22)
Nota: i dati granulari ufficiali non sono disponibili/omogenei sulle fonti prioritarie consultate in data recente; verranno aggiornati al prossimo rilascio statistico federale.
Key Players
Top performer attuali: Unknown (last checked 2025-08-22). Nota: rose e minutaggi variano significativamente tra stagioni di promozione e salvezza; aggiorneremo con posizioni e linee statistiche (presenze, gol/assist, xG/xA) alla pubblicazione delle liste ufficiali 2025.
Projection
Outlook pragmatico: rosa giovane e budget contenuto implicano un obiettivo primario di consolidamento nella categoria di appartenenza. Proiezione prudente in stile betting: promozione diretta ~15–20% (quota implicita 5.00–6.50), playoff/salvezza comoda ~40–50% (2.00–2.50), zona playout/retrocessione ~30–35% (2.85–3.30). Variabili chiave: tenuta difensiva nel secondo terzo di gara, conversione delle occasioni su palla inattiva, profondità della panchina nei cicli di tre gare in sette giorni. Attendere mercato e stato di forma dei profili U23 prima di aumentare la fiducia.
Trivia
• Identità di quartiere: Rudeš è uno dei quartieri più popolosi e vitali di Zagabria. Il club nasce come espressione diretta della comunità locale: campi, spogliatoi e volontariato hanno costruito una cultura interna che ancora oggi è un marchio di fabbrica. “Piccolo, ma vero”: questa è l’aura che i tifosi riconoscono alla squadra.
• Scala gerarchica graduale: il percorso di Rudeš rara avis nel calcio croato. Invece dell’ascesa rapida e a strappi, la società ha scelto di salire gradino dopo gradino: prima le leghe cittadine, poi la terza serie nazionale, la seconda e infine la massima. Una progressione che ha forgiato competenze dirigenziali e un modello sostenibile.
• Partnership internazionale: l’accordo con il Deportivo Alavés (Liga) ha portato metodi di allenamento, scouting condiviso e alcuni innesti stranieri. L’esperimento, breve, ha comunque aperto il club alla dimensione internazionale, lasciando in eredità un approccio più analitico alla preparazione.
• Impresa da copertina: tra i momenti iconici spicca un successo in rimonta a Poljud contro l’Hajduk Spalato, un colpo da “Davide contro Golia” che ha messo il nome Rudeš sulle prime pagine. Per un club esordiente in HNL, vincere lì ha un peso emotivo enorme e ha rafforzato la percezione di squadra coraggiosa e organizzata.
• Stadio e radici: lo Stadion Rudeš è piccolo, raccolto, con atmosfera da calcio vero. Nei periodi in massima serie, per ragioni logistiche e di capienza, il club ha utilizzato anche impianti cittadini più grandi. L’intimità del campo di casa, però, resta un plus: il pubblico è vicino al terreno di gioco e incide sulle energie della squadra.
• Colori e simboli: blu e bianco sono i colori sociali. Nelle stagioni recenti, le divise hanno spesso adottato righe verticali oppure un blu pieno. L’ispirazione “basca” della parentesi con Alavés si è riflessa anche nel gusto estetico di alcune casacche e nel profilo tecnico dei calciatori ingaggiati in quel periodo.
• Fucina di giovani: Rudeš ha la fama di sviluppare profili U23, offrendo minuti e responsabilità a ragazzi provenienti da settori giovanili di big nazionali o dall’estero. L’idea è semplice: dare campo, correggere gli errori, rivendere o consolidare chi merita. Un ciclo virtuoso che, in seconda serie, ha spesso pagato dividendi in classifica.
• Gestione del rischio: budget misurati, niente scommesse eccessive sul mercato e tanta ricerca dati. Nel loro piccolo, i dirigenti di Rudeš hanno sposato una gestione “da portafoglio”: ampliare la base, diversificare i profili, contenere gli ingaggi fissi, premiare il rendimento con bonus mirati. Un modello che consente di assorbire le oscillazioni tra categorie.
• Derby cittadini “minori”: pur lontano dalla risonanza di Dinamo–Hajduk, Rudeš vive una serie di micro-derby di Zagabria contro realtà come Kustošija o Sesvete. Partite calde, utili per misurare lo stato dell’arte del progetto tecnico e cementare il legame con il territorio.
• Cultura del dettaglio: sulle palle inattive Rudeš ha costruito spesso i propri margini. Blocchi, tagli sul primo palo, routine sviluppate in modo scientifico: nelle stagioni di successo in seconda divisione, l’apporto da corner e punizioni laterali è stato decisivo per sbloccare gare a bassa varianza.
• Resilienza come manifesto: le retrocessioni non hanno piegato il club. Anzi, hanno imposto autocritica e riallineamento. Nei cicli successivi, Rudeš ha mostrato capacità di reazione, migliorando la struttura atletica e integrando figure tecniche con competenze trasversali (match analysis, preparazione individuale, prevenzione infortuni). È questa mentalità, oltre ai risultati, a renderlo un’eccezione positiva nel panorama croato.
• Obiettivo nel medio periodo: consolidarsi stabilmente tra le prime posizioni della seconda serie e diventare una “yo-yo team” sempre più competitiva, con l’ambizione di restare in HNL quando la finestra giusta si aprirà. Per farlo, servirà aumentare la qualità media dell’XI titolare e la profondità della rosa, senza snaturare il modello economico.