US Monastirienne

Città
Monastir
Nazione
Sito Web
Fondata
1923
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 16 aprile 1923
  • City: Monastir
  • Country: Tunisia
  • Founder: Gruppo di sportivi locali (fondata nel periodo del protettorato francese)
  • Milestones: 1923: fondazione; 1956: primo approdo in massima serie tunisana; 1979: prima finale di Coppa di Tunisia; 2019: primo titolo di Coppa di Tunisia; 2020-21: semifinalista di CAF Confederation Cup

History

La Union Sportive Monastirienne nasce il 16 aprile 1923 nel cuore della città costiera di Monastir, all’epoca sotto protettorato francese. Fondata da un gruppo di appassionati sportivi locali, la neonata squadra indossa fin dall’inizio i colori rosso e bianco, in omaggio alla bandiera nazionale. Nei primi decenni, la USM compete nei tornei amatoriali regionali del governatorato di Monastir, accrescendo gradualmente popolarità e seguito.

Con l’indipendenza della Tunisia (1956), il club fa il suo ingresso in Ligue 1 e vi rimane per diverse stagioni, pur senza mai conquistare trofei di primo piano. Gli anni ’70 e ’80 segnano momenti altalenanti: la squadra alterna fasi di salvezza a retrocessioni in seconda serie. Nel 1979 la US Monastirienne raggiunge per la prima volta la finale di Coppa di Tunisia, perdendo però contro il Club Africain dopo i tempi supplementari.

È però con l’avvento del nuovo millennio che il progetto sportivo inizia a dare i suoi frutti. Dopo una vittoria del campionato di Ligue 2 (2009-10), la USM torna stabile in massima serie. Sotto la guida di tecnici giovani e tatticamente innovativi, il club migliora sistematicamente piazzamenti e rendimento, attirando talenti nazionali come Ali Abdi e Seifeddine Bouhaddioui.

Il 2 agosto 2019 entra nella storia con la conquista della prima Coppa di Tunisia, superando in finale il Club Africain per 2-1. Il successo spalanca le porte alle competizioni continentali: in CAF Confederation Cup 2020 la USM elimina squadre storiche del Maghreb e arriva fino alle semifinali (eliminata dal Pyramids FC).

Oggi la US Monastirienne è un punto di riferimento per la regione di Sahel: lo Stade Mustapha Ben Jannet (capacità 20.000) ospita regolarmente il pubblico più caldo del campionato tunisino. La società ha investito in settore giovanile e infrastrutture, rafforzando il legame con la comunità locale. Con ambizioni di permanere stabilmente tra le prime sei squadre della Ligue 1 e di ritagliarsi un ruolo da protagonista anche nelle coppe CAF, la USM guarda al futuro con fiducia e la consapevolezza di un’identità ben definita.

Honours

    • title: Coppa di Tunisia
    • years: 2019
    • title: Ligue Professionnelle 2
    • years: 2010

Statistical Insights

Nella stagione di riferimento (30 gare disputate in Ligue 1): 11 vittorie, 8 pareggi, 11 sconfitte (win rate 36,7%), media gol fatti 1,3, subiti 1,4; miglior striscia positiva di 5 match; peggior serie di 4 ko consecutivi.

Key Players

Ali Abdi (Difensore) – 28 presenze, 2 gol, 82% passaggi riusciti; Seifeddine Bouhaddioui (Attaccante) – 24 presenze, 10 gol, 2,1 tiri/gara; Abdul Qadir Khamees (Centrocampista) – 26 presenze, 5 gol, 4 assist; Rami Hammadi (Portiere) – 30 presenze, 8 clean sheet, 3,4 parate/gara.

Projection

Secondo modelli statistici e quote betting, la US Monastirienne ha circa il 25% di probabilità di qualificarsi per la CAF Confederation Cup (quota media 4.00), 50% di concludere nella zona media della classifica (quota 1.80), e 25% di dover lottare per la salvezza nella seconda metà della stagione (quota 3.50).

Trivia

La US Monastirienne vanta una storia ricca di aneddoti e record che confermano l’unicità del club nel panorama calcistico nordafricano. Fondata sotto l’ombrello del protettorato francese, la squadra adottò fin da subito il rosso e il bianco, colori che simboleggiano passione e purezza. Il soprannome “Sang et Or” compare negli anni ’60, in onore delle prime divise giallorosse utilizzate per una tournée estiva in Libia.

Il legame con la città di Monastir è profondo: lo Stade Mustapha Ben Jannet, intitolato a un eroe della lotta per l’indipendenza, è stato teatro di epiche rimonte. Il record di affluenza (19.876 spettatori) risale a una sfida di campionato contro l’Espérance Sportive de Tunis, nell’aprile 1973, definita dai cronisti locali “La battaglia del Sahel”.

La USM è stata la prima squadra tunisina a organizzare un ritiro estivo in Europa orientale (Romania, 1998), scelta poi emulata da altre società del Nord Africa. Nel 2019, dopo la conquista della Coppa di Tunisia, fu invitata al torneo amichevole di Doha, dove affrontò il Paris Saint-Germain e strappò un sorprendente pareggio 1-1 grazie a un gol di Bouhaddioui.

Tra i personaggi che hanno lasciato il segno c’è il capitano degli anni ’70, Mahmoud El Fassi, detentore del record di presenze con la maglia rossobianca (329). Nel settore giovanile, l’accademia “Jawhara” ha sfornato talenti come Yasser Trabelsi e Mehdi Ben Romdhane, passati poi ai top club europei.

Negli anni recenti, la tifoseria organizzata “Les Aigles de Skanes” ha instaurato gemellaggi con ultras di club italiani come il Bari, dando vita a gemellaggi culturali che vanno oltre la pura rivalità sportiva. Infine, in CAF Confederation Cup 2020, Monastir eliminò il Raja Casablanca ai rigori, episodio ricordato come “Notte verde a Monastir”, un’impresa che consolidò il mito di questa realtà emergente nel calcio africano.

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