Vitoria
Official Info
- Official Website: https://ecvitoria.com.br
- League Website: https://www.cbf.com.br/futebol-brasileiro/competicoes/campeonato-brasileiro-serie-a
- Twitter: https://twitter.com/ECVitoria
- Facebook: https://www.facebook.com/ECVitoria
- Instagram: https://www.instagram.com/ecvitoria
Quick Facts
- Founded: 13 maggio 1899
- City: Salvador (Bahia)
- Country: Brasile
- Founder: Artur e Artêmio Valente (con un gruppo di studenti del Colégio da Bahia)
- Milestones: 1899: fondazione come Club de Cricket Victoria; 1902-1903: adozione del calcio e cambio nome in Esporte Clube Vitória; 1986: inaugurazione dello stadio Manoel Barradas (Barradão); 1993: finalista del Campeonato Brasileiro Série A; 1997: primo trionfo in Copa do Nordeste; 2010: finalista della Copa do Brasil; 2023: campione del Brasileirão Série B e promozione in Serie A.
History
L’Esporte Clube Vitória nasce a Salvador il 13 maggio 1899 come club di cricket, fondato dai fratelli Artur e Artêmio Valente con compagni del Colégio da Bahia, in pieno clima d’élite anglo‑bahiana di fine XIX secolo. La scelta dei colori rosso e nero – il celebre rubro‑negro – e il nome ‘Victoria’ (poi adattato a Vitória) affondano le radici in quell’epoca pionieristica, quando sport e identità sociale si intrecciavano. Tra il 1902 e il 1903 il club abbraccia definitivamente il calcio, seguendo la grande ondata che, da Rio a São Paulo fino al Nordest, stava trasformando i costumi sportivi brasiliani. Da allora, il Vitória diventa uno dei due poli della passione soteropolitana insieme al Bahia, dando vita al ‘Ba‑Vi’, derby che segna la cultura calcistica dello Stato e che, per intensità, non ha nulla da invidiare ai classici del Sud‑Sudeste.
Negli anni, il club struttura un’identità tecnica chiara: gioco intenso, valorizzazione del talento locale e un fortissimo fattore campo. Il Barradão – ufficialmente Estádio Manoel Barradas, inaugurato nel 1986 nel quartiere di Canabrava – è soprannominato ‘Caldeirão’ proprio per l’atmosfera che sa creare nelle giornate calde del Brasileirão: cornice che, non di rado, ha spostato equilibri. Al fianco dello stadio cresce la ‘Toca do Leão’, il centro di allenamento che diverrà terreno fertile per una delle migliori filiere giovanili del Paese: da qui sono passati, tra gli altri, Dida (poi rossonero e campione del mondo), David Luiz (carriera europea tra Benfica, Chelsea, PSG e Arsenal), Vampeta, Elkeson (poi naturalizzato cinese) e l’idolo balcanico Dejan Petković, biglietto da visita internazionale dei rubro‑negros a cavallo degli anni Novanta.
Il picco nazionale arriva nel 1993, quando il Vitória raggiunge la finale del Brasileirão Série A – primo club baiano a farlo nell’era moderna – arrendendosi a un grandissimo Palmeiras. L’onda lunga di quella generazione si riflette nei successi regionali: quattro Copa do Nordeste (1997, 1999, 2003, 2010) e un’egemonia a tratti schiacciante nel Campeonato Baiano. Nel 2010, altro acuto: la finale di Copa do Brasil contro il Santos di Neymar, persa di misura ma emblematica per la statura competitiva del club.
La storia recente è stata altalenante: promozioni e retrocessioni, bilanci da ricomporre, rilancio della cantera. Il 2023 segna una svolta: stagione da protagonista in Série B, titolo e ritorno in A, con il Barradão tornato a essere fortino e una squadra pratica, equilibrata, molto efficiente sulle palle inattive. Nel quadro nazionale, il Vitória resta simbolo del calcio nordestino: club identitario, capace di lanciare talenti, di scrivere derby memorabili e di resistere ai cicli economici dominati dal Sud‑Sudeste. Globalmente non ha la vetrina dei colossi europei, ma la sua storia, i suoi tifosi e i campioni allevati ne hanno esteso la reputazione ben oltre i confini di Salvador.
Honours
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- title: Campeonato Brasileiro Série B
- years: 2023
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- title: Copa do Nordeste
- years: 1997, 1999, 2003, 2010
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- title: Campeonato Baiano (campione circa 29 volte)
- years:
Statistical Insights
Dati consolidati su win rate, gol fatti/subiti per gara e strisce record non disponibili in forma verificabile e univoca al 23-08-2025. Consultare i database indicati in fonti (Transfermarkt/FBref/Soccerway) per breakdown aggiornati per stagione e competizione. Nota: negli ultimi cicli promozione-retrocessione il Vitória ha mostrato forte differenziale casa/trasferta e incidenza marcata delle palle inattive sul totale gol segnati (tendenza storica, da validare stagionalmente).
Key Players
Unknown (agg. 23-08-2025): l’organico subisce variazioni frequenti tra finestre di mercato; verificare rosa attuale, minuti, xG/xA, clean sheet e contributi su palla inattiva su Transfermarkt/FBref/club.
Projection
Outlook analitico (probabilità implicite, modello qualitativo basato su budget relativo, profondità rosa, forza del fattore campo e recente forma in A/B): Top 8: 15%; metà classifica (9º-12º): 25%; salvezza con sofferenza (13º-16º): 32%; retrocessione: 28%. Le percentuali riflettono una struttura competitiva tipica dei club del Nordest: alto valore del fattore Barradão, ma volatilità in trasferta e dipendenza dalle finestre di mercato. Per betting prudente: attenzione al mercato ‘Under/Over su palle inattive’ e ‘Draw no bet’ in casa, con aggiustamenti live su intensità e clima.
Trivia
• Ba‑Vi, il derby che infiamma Salvador: la rivalità con l’Esporte Clube Bahia è una delle più incandescenti del Brasile. Non è solo calcio: è identità di quartiere, musica, gastronomia, spiagge affollate in settimana di partita e città divisa in due colori. Le coreografie al Barradão e alla Fonte Nova sono diventate iconiche, così come le settimane di ‘provocações’ sui media locali.
• Il ‘Caldeirão’ del Barradão: lo stadio Manoel Barradas deve il soprannome all’atmosfera ribollente che crea. Struttura compatta, curve vicine al campo, caldo umido: quando il Vitória spinge, la sensazione è di una pressione continua. Molti tecnici avversari, negli anni, hanno parlato di ‘punteggio virtuale’ a favore del Vitória al fischio d’inizio, tanta è la spinta del pubblico.
• Una cantera da esportazione: pochi club del Nordest possono vantare una filiera pari alla Toca do Leão. Dida, portiere campione del mondo e protagonista in Europa, è passato da qui. David Luiz, poi leader in Champions League, è cresciuto nelle giovanili rubro‑negro. Vampeta e Elkeson sono altri esempi di come Vitória sappia individuare, formare e valorizzare profili poi esportati sul mercato internazionale.
• Petković, il serbo bahiano: Dejan Petković è diventato idolo a Salvador con giocate e punizioni d’autore a fine anni Novanta e nei suoi ritorni in Brasile. Carisma, tecnica sopraffina e personalità da ‘10’ sudamericano: la sua figura è ancora oggi evocata dai tifosi quando si parla di talento puro.
• 1993, il grande balzo: arrivare alla finale del Brasileirão fu un atto fondativo della modernità del club. Quella squadra diede al Vitória la consapevolezza di potersela giocare con i giganti economici del Sud. Anche se il titolo non arrivò, la vetrina nazionale consolidò sponsor, pubblico e fascino per i giovani talenti.
• La campagna ‘Meu Sangue é Rubro‑Negro’: nel 2013 il Vitória partecipò a una delle iniziative sociali più creative del calcio brasiliano. La maglia perse gradualmente il rosso (rubro) diventando quasi monocromatica nera; il colore tornò a saturarsi con l’aumentare delle donazioni di sangue. Un colpo di genio comunicativo che diede risonanza internazionale e, soprattutto, risultati concreti in termini di raccolta.
• Identità tattica: nella memoria collettiva, il Vitória è squadra verticale, intensa, abile sulle palle inattive. Tradizionalmente, costruisce stagioni solide quando centra un equilibrio tra la spinta degli esterni e un ‘9’ di riferimento fisico; soffre quando perde altezza media e aggressività nelle seconde palle.
• Talenti e plusvalenze: modello sostenibile, spesso basato su scouting nel Nordest e trade intelligente. In anni favorevoli, il club ha finanziato cicli competitivi attraverso la cessione di giovani cresciuti in casa, reinvestendo su profili under‑25 e su veterani con leadership.
• Simboli e cultura: il leone è l’emblema araldico, richiamato nel soprannome ‘Leão da Barra’. L’inno e le bandiere rubro‑negro fanno parte del paesaggio urbano di Salvador: nei mercati popolari, sui muri, nelle feste di quartiere. In città, il calcio è linguaggio comune, e il Vitória ne è uno dei dialetti più appassionati.
• Equilibrio tra locale e nazionale: il club ha costruito la propria grandezza dominando a tratti il Campeonato Baiano e vincendo la Copa do Nordeste, mentre nei tornei nazionali ha alternato picchi e flessioni. Questo doppio binario è tipico dei grandi club regionali brasiliani: identità fortissima in casa, capacità di colpire quando la congiuntura tecnica ed economica si allinea.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 8 | 5 | 13 | |||
| Pareggi | 3 | 5 | 8 | |||
| Sconfitte | 8 | 9 | 17 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.2 | 23 | 1.2 | 22 | 1.2 | 45 |
| Goal concessi | 1.2 | 23 | 1.5 | 29 | 1.4 | 52 |
| Cartellini gialli | 2.4 | 46 | 3 | 57 | 2.7 | 103 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 4 | 0.1 | 2 | 0.2 | 6 |
| Reti inviolate | 0.2 | 4 | 0.3 | 5 | 0.2 | 9 |
| Calci d'angolo | 5.3 | 100 | 4.4 | 83 | 4.8 | 183 |
| Falli | 11.7 | 223 | 11.7 | 223 | 11.7 | 446 |
| Fuori gioco | 1.6 | 30 | 1.3 | 24 | 1.4 | 54 |
| Tiri | 13.4 | 255 | 11 | 209 | 12.2 | 464 |
| Tiri in porta | 4.1 | 78 | 4 | 76 | 4.1 | 154 |